festa del libro medievale a saluzzo

Il Medioevo affascina gli studenti

Istituto Denina tra i protagonisti della festa

Il Medioevo affascina gli studenti

L’Istituto Denina Pellico Rivoira è stato presente in più occasioni nella quinta edizione della Festa del libro medievale e antico di Saluzzo. Sabato 25 ottobre è stato rappresentato in Sala Riccarda, presso Il Quartiere, lo spettacolo “Come conchiglia che risuona”, frutto di laboratori multisensoriali durante i quali studenti e insegnanti dell’Istituto hanno creato un ponte fra passato e presente veicolando voci di mistici vissuti mille anni fa su temi sempre attuali quali la trascendenza, il rispetto del creato, la dignità dell’uomo.

Osserva la prof. Giuseppina Bonardi, che si è occupata negli ultimi anni dell’organizzazione del progetto: «Sono stati coinvolti diciotto studenti, otto docenti e un tecnico Ata. Nell’arco di un mese abbiamo svolto un laboratorio a cadenza settimanale in cui, dopo una fase di rilassamento e meditazione con accompagnamento musicale, abbiamo ascoltato alcuni brani scelti di mistici. Quello che questi brani hanno suscitato nei ragazzi è poi stato messo in scena in una forma molto semplice ma speriamo suggestiva».

Domenica mattina 26 ottobre, in Sala Griselda, Franco Giletta, professore di Diritto e Relazioni internazionali all’istituto, ha presentato il libro “Il mistero di Morel e Le Moiturier. Scultori del regno di Francia nel Marchesato di Saluzzo”. Artista noto sul territorio per aver dato un contribuito alla storia dell’arte a livello locale e internazionale attraverso la propria opera e le proprie pubblicazioni, Giletta ha scritto un nuovo saggio sul mistero del gruppo di piccole sculture del Quattrocento contenuto nell’abside in stile gotico flamboyant della Chiesa di San Giovanni di Saluzzo, capolavoro attribuito ad Antoine Le Moiturier e alla sua cerchia.

Infine una ventina di ragazzi del Denina Pellico Rivoira ha partecipato, nel ruolo di figuranti, all’evento “Luci e ombre in cammino, custodi e condannate”: il racconto di un’epoca organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo nell’ambito della Festa. La trama: nel monastero della valle Po una giovane serva muore, il sospetto si accende e la presenza del male alimenta l’inquietudine.

La storia, rappresentata in quattro location diverse nel centro storico di Saluzzo e conclusasi nel cortile del Quartiere, prende vita sul palcoscenico tra tensioni religiose e sociali, processi e condanne. Anche quest’anno il Denina Pellico Rivoira ha dato un prezioso contributo a questa manifestazione sempre più coinvolgente e ricca di eventi.

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