La scuola di Bagnolo in una tesi approvata dall’Università Pontificia
L’istituto comprensivo “Beppe Fenoglio” di Bagnolo oltre ad accogliere, nelle varie strutture, tirocinanti e tesisti dell'Università degli studi di Torino, consente la formazione a studenti delle Università estere Pontificie anche per quanto riguarda i dottorati di ricerca.
Spiega il dirigente scolastico Nicola Rossetto: «Abbiamo già accolto, nella scuola dell’infanzia Pasquet, una tesista proveniente dalla Pontifica Facoltà di Scienze dell'Educazione "Auxilium" di Roma».
È Barbara Rossi, oggi dottoressa, ad aver svolto la parte sperimentale di ricerca della sua tesi di dottorato di ricerca in "Metodologia dell'educazione".
Prosegue Rossetto: «La miglior metafora vaticana di tutto questo penso sia il Collegio Cardinalizio che, anche se ignorassimo la sua importante funzione di scegliere il nuovo Pontefice con l'ispirazione dello Spirito Santo, resta il club più esclusivo del mondo posto che le persone sono solo 120 rispetto a tutta la popolazione mondiale. Dunque vi sono 120 teste finissime provenienti da tutto il mondo. L’internazionalità vaticana la si può notare già nella prima pagina della tesi ove il primo correlatore non è italiano, mentre il relatore è anche la preside della Pontificia Facoltà e questo aumenta ancora il legittimo orgoglio che possiamo avere poiché quanto scritto nella tesi di Barbara Rossi, circa la ricerca svolta nella nostra scuola, è stato approvato e scientificamente apprezzato».
Il dirigente Rossetto conserva il testo integrale della tesi ed è disposto ad accogliere in presidenza chiunque abbia il piacere di leggerla, esaminarla o conoscerla più approfonditamente.
Sottolinea il dirigente: «Attraverso questo importante avvenimento per il nostro istituto, idealmente si espande un ciclo nato nel 2012 quando siamo stati nazionalmente riconosciuti come prima scuola dell'infanzia d'Italia al Premio Curcio per le attività creative; la scuola e le allieve erano state premiate dall'onorevole Paola Binetti il 14 maggio 2012 nella sala delle Colonne della Camera dei deputati».