La scuola saluzzese pronta al post-Covid Ipotesi Pivano negli ex uffici giudiziari
Il 14 settembre si torna a scuola, in classe. Il ministero dell’Istruzione ha messo a disposizione un software, chiamato “cruscotto informatico”, che aiuterà gli istituti a stabilire dove ci sono troppi studenti rispetto allo spazio della classe. Sarà necessaria la distanza di un metro tra i banchi e gli studenti, dalla prima elementare in poi, dovranno indossare la mascherina durante gli spostamenti.
Le scuole saluzzesi stanno adeguandosi alla normativa, ma per alcune strutture ci sono delle problematiche.
La dirigente dell’Istituto comprensivo Leda Zocchi spiega: «La primaria Pivano è il plesso che presenta maggiori criticità. È una struttura vecchia, ha muri portanti interni che non si possono abbattere per allargare le aule.
Creare delle nuove aule nell’ex Tribunale, che ci sarebbe concesso dal Comune, potrebbe essere una soluzione temporanea.
Alcuni plessi come le medie Rosa Bianc e Dalla Chiesa hanno già cantieri aperti per l’adeguamento antisismico.
«Il Comune si è dato disponibile, approfittando dei lavori in corso sono state unite una decina di aule per ciascun plesso delle Medie rendendole così di dimensioni doppie - spiega la dirigente Zocchi -. Al momento non sono state previste aule di laboratorio alle Medie, saranno utilizzate invece per il sostegno ai disabili. Alla primaria Dalla Chiesa, per poter dare più spazio agli alunni disabili che da anni ospita il polo “Ci siamo” le aule sono state ampliate». Dal ministero è stato richiesto di segnalare la mancanza di banchi singoli, divenuti obbligatori e la dirigente ne ha richiesti 32 da distribuire alle primarie.
Per la primaria Musso erano previsti lavori di adeguamento antisismico e si era pensato di trasferire le scolaresche momentaneamente nei locali della biblioteca di via Volta, dopo che questa verrà ubicata nell’ex caserma Musso, ma al momento non sono chiare le tempistiche, visto che, a causa del lockdown, la nuova struttura non è ancora stata allestita.
«La primaria Costa spiega Zocchi - non prevede criticità di spazio nelle aule rispetto ai calcoli forniti dal “cruscotto” dell’Ufficio scolastico regionale (Usr), ma come in tutte le scuole si dovrà fare a meno di una serie di arredi, tra cui gli armadi nelle classi».
Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia, si è in attesa delle linee guida che devono ancora essere definite dal Miur.