Maturità al via per 700 studenti saluzzesi. i commenti e le emozioni dei ragazzi Quell’ansia prima di iniziare «Cinque anni in soli 50 minuti»

Sono da poco passate le otto del mattino, e i primi ragazzi cominciano ad avvicinarsi alle sedi degli istituti superiori. Per alcuni di loro lunedì è il grande giorno, cominciano gli esami di maturità. Da qui a inizio luglio saranno circa 700 gli studenti del Saluzzese impegnati nell’esame di stato.

Eleonora si siede sul marciapiede e ripete in modo meccanico la lezione guardando fisso di fronte a lei, come a voler cercare di immaginarsi la commissione.

Camicetta bianca elegante e pantalone nero, a incorniciare una giornata importante. Da lì a poco altre due ragazze la raggiungono. Uno sguardo basso e un sorriso tirato, sono il saluto di quella mattina.

L'ansia si tocca con mano, tutto si gioca in circa 50 minuti. «Ho il terrore di farmi prendere dall'ansia - racconta una compagna - sono preparata e ho studiato molto, ma se mi agito, sono capace a fare scena muta». Nessuna prova scritta attende i ragazzi che, in maniera graduale, avrebbero potuto prendere confidenza con quella sensazione strana che ogni anno pervade i maturandi.

Un maxi orale in cui devi dare tutto te stesso è l’unica prova di quest’anno. La sensazione che traspare dalle parole dei giovani, è però la soddisfazione per la nuova modalità di esame: «Credo sia meglio l'orale - confida Lucia - tre scritti avrebbero creato più occasioni per poter sbagliare».

«In 50 minuti è tutto fatto e in pochi giorni abbiamo il risultato - racconta Marco - avessimo dovuto fare gli scritti ci avremmo messo molto più tempo per completare la maturità».

«Sono molto più brava a parlare - aggiunge Chiara - e se sbaglio posso correggermi, cosa che con lo scritto non sarebbe potuto accadere».

Al liceo classico, il maxi orale è il benvenuto per molti. «Nessuna versione, nessun grave errore - racconta un ragazzo -. Non sono mai andato bene negli scritti, e questa è l'opportunità che ci voleva, per uscirne con un bell’esito». Il passaggio che più incute timore è però il collegamento tra le varie materie, a partire da un testo o una foto.

«Ho paura di non riuscire a collegare tutto in maniera corretta, lì non si tratta di studio - spiega un allievo del Soleri - ma della capacità di creare un discorso che tocchi tutti i punti delle varie materie».