Due saluzzesi alla Parigi-Brest I randonneurs Fraire e Mondino
Due saluzzesi a Parigi
Da Parigi a Brest, capoluogo della Bretagna e splendida località affacciata sull’oceano Atlantico, e ritorno: 1200 chilometri tra vento, asfalto rovente, côte spaccagambe e fatica. Ma alla fine i due saluzzesi al via della più classica e famosa randonnée al mondo, hanno concluso la gara nei tempi previsti dal regolamento.
Per Claudio Fraire, titolare dell’azienda di vendita e assistenza bilance, si trattava della terza esperienza sul percorso francese, mentre per Andrea Mondino, portalettere in città, era la prima volta sul circuito d’oltralpe.
«È difficile - osserva Fraire - esprimere a parole l’emozione di un’esperienza simile. È diversa dalle altre, il calore del pubblico, l’organizzazione, la partecipazione dei concorrenti la rendono unica. Al via eravamo in 6820 e lungo tutti i 1200 chilometri di tracciato c’è stato chi ci ha sostenuto, incitato, applaudito».
Fraire ha tagliato il traguardo di Rambouillet, alle porte di Parigi, dopo 87 ore di bicicletta, Mondino invece, allo scoccare delle 86 ore.
«Il risultato non conta – dice Mondino -, era importante arrivare e, comunque, godersi lo spettacolo. Immaginavo un percorso più semplice, invece le côte francesi sono davvero dure, dei veri e propri “muri” che rendono la vita difficile. Arrivare a Brest e vedere l’oceano è stato fantastico, ma quando ho tagliato il traguardo a Parigi, un po’ per la stanchezza e un po’ per l’emozione, sono scoppiato in lacrime. Sono momenti che ricorderò per tutta la vita».
Mondino e Fraire hanno dovuto fare i conti con un meteo complicato. «Faceva davvero caldo - racconta Fraire - soprattutto durante il giorno, mentre di notte si pedalava meglio. Ma l’afa era soffocante. La direzione di gara, inoltre, ha inserito nel percorso di quest’anno qualche salita in più, anche nella parte conclusiva del tracciato, che non ha reso agevole il finale. Ma ce l’abbiamo fatta ugualmente».
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