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Europei, il calcio in cattedra L’Italia sogna un arduo tris

L'Italia prosegue e continua a sognare

Europei, il calcio in cattedra L’Italia sogna un arduo tris
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I campionati europei di calcio, ufficialmente Uefa European Football Championship, sono il più importante campionato in Europa per squadre calcistiche maschili. L'edizione di quest'anno, Uefa Euro 2024, è iniziato venerdì 14 giugno e si disputa in Germania. La competizione è giunta alla sua 17ª edizione: è nata nel 1960, poco dopo la fondazione della Uefa, e da allora si è disputata regolarmente ogni quattro anni.

In origine, alla fase finale erano ammesse solo 4 squadre, ma dal 1980 la formula è cambiata più volte e oggi partecipano ben 24 selezioni.

In più di sessant’anni di storia, i risultati degli europei maschili hanno offerto sia conferme, sia grandi sorprese. La nazionale italiana ha vinto il torneo solo in due occasioni, nel 1968 e nel 2021 (edizione del 2020 posticipata per la pandemia).

La prima edizione ebbe luogo nel 1960 con la partecipazione di 17 squadre (tra le quali non figurava l’Italia). Alla fase finale, disputata in Francia, parteciparono Unione Sovietica, Francia, Jugoslavia e Cecoslovacchia. Risultò vincitrice la nazionale sovietica.

Fino all’edizione del 1976, solo 4 squadre partecipavano alla fase finale. Il Paese ospitante era scelto al termine delle qualificazioni tra i quattro qualificati. Nel 1980 la formula è cambiata: il Paese organizzatore era designato in anticipo e partecipavano 8 squadre, divise in due gironi da quattro. Il sistema è rimasto in vigore fino al 1992. In seguito, la dissoluzione dell’Unione Sovietica e di altri Stati dell’Europa orientale ha fatto aumentare il numero delle squadre nazionali rendendo necessario un nuovo cambiamento della formula degli europei. Nel 1996 le squadre partecipanti sono diventate 16, divise in quattro gironi da quattro. Dal 2016 sono 24, divise in sei gironi.

L’Italia ha vinto gli europei per la prima volta nel 1968 nell’edizione disputata in casa. Il percorso degli azzurri fu molto tormentato. In semifinale la selezione pareggiò per 0-0 contro l’Unione Sovietica. I calci di rigore non esistevano e, in caso di pareggio, per determinare il vincitore in genere si doveva ripetere la partita. Alle semifinali degli europei, però, non era possibile farlo, perché pochi giorni dopo era prevista la finale, e per decidere chi passava il turno fu necessario il lancio della monetina. Il lancio, effettuato dall’arbitro negli spogliatoi, premiò l’Italia. Anche la finale, disputata l’8 giugno a Roma contro la Jugoslavia, terminò in parità ma in questo caso fu possibile ripetere la partita: il 10 giugno le due squadre si affrontarono nuovamente e l’Italia si impose per 2-0 (gol di Riva e Anastasi), portando a casa la coppa.

Il secondo successo degli azzurri risale a Euro 2020 (giocato nel 2021 a causa della pandemia), che si è disputato in diversi Paesi europei, con semifinali e finali nel Regno Unito. In finale la squadra azzurra sconfisse l’Inghilterra ai calci di rigore. L’Italia ha ospitato il torneo anche nel 1980, classificandosi solo al quarto posto.

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