Fitwalking, corsa al pettorale per sostenere la solidarietà
Riaprono le iscrizioni per il 2025
Si sono aperte da alcune settimane le iscrizioni alla ventiduesima edizione del Fitwaking del Cuore in programma a Saluzzo domenica 19 gennaio.
Il costo del pettorale è rimasto invariato ed è di 5 euro, che saranno interamente devoluti in beneficenza a sostegno dei progetti presentati dalle associazioni e dai gruppi che prendono parte alla raccolta iscrizioni e in parte ad uno o più progetti scelti dall’organizzazione sempre in ottica solidale e territoriale.
A Saluzzo (anche nei nostri uffici in Gazzetta), e in tutti i comuni del territorio sono attivi i punti iscrizione delle realtà partecipanti, disponibili ed in costante aggiornamento sul sito dell’organizzazione www.scuolacamminosaluzzo.it, dove è inoltre presente l’elenco delle associazioni aderenti e la descrizione di come verrà destinato il contributo.
L’obiettivo dell’organizzazione è quello di raggiungere, e superare gli oltre 11 mila iscritti delle edizioni 2023 e 2024.
I percorsi dell’edizione in programma domenica 19 gennaio sono confermati: partenza da piazza Cavour a Saluzzo e tre possibilità di tracciato a scelta: si potranno percorrere 6 chilometri fino a Manta, 10 fino alle porte di Verzuolo oppure il tracciato più lungo, di 13 chilometri, che porterà i camminatori fino a Verzuolo, snodandosi attraverso via Bodoni a Saluzzo, Manta, e poi al ritorno percorrendo il tracciato in senso inverso con il passaggio in Saluzzo alta prima dell’arrivo in piazza Cavour.
Confermati anche i due sponsor principali dell’evento: Sedamyl che lo sostiene dalle prime edizioni e Banca Alpi Marittime che conferma di essere un importante riferimento per il saluzzese nonostante sia in città da appena due anni.
«È importante sottolineare questo legame - osserva Maurizio Damilano, presidente della Scuola del Cammino Fitwalking Italia -; la quota di iscrizione è completamente devoluta in beneficenza e senza il supporto delle aziende che credono nella manifestazione, sostenendola, non sarebbe organizzarla e nemmeno possibile contribuire ai progetti di 50 realtà locali divise tra associazioni, scuole e gruppi di volontariato».
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