Nel giorno di Pecco e Sinner in paradiso anche la Beccaria
Bocce e Càbala, un intreccio speciale
La Càbala nei secoli è stata un tentativo di spiegare fenomeni che razionalmente non potevano avere spiegazioni. Ancora oggi di fronte a fatti, episodi, avvenimenti “straordinari”, qualche interrogativo potrebbe spingerci ad ipotizzare un mondo occulto, che si diverte a disorientare le nostre povere menti, impotenti a capire il perché di coincidenze che il calcolo delle probabilità sembra precludere.
E’ quello che è successo domenica scorsa 26 novembre. Il 2° posto della Ferrari era già un buon inizio, ma Pecco Bagnaia campione del mondo nelle moto era un crescendo. Quando Sinner & company hanno sollevato la coppa Davis, dopo 47 anni di digiuno, ho davvero pensato che queste coincidenze non potevano essere casuali. Ma non era finita lì la storia di quella che, parafrasando un magnifico film di Ettore Scola, potevo ben definire “una giornata particolare”.
La Càbala aveva avvolto nel suo manto anche la bocciofila Beccaria, con due successi non certo paragonabili a quelli sopra descritti, ma rilevanti per il nostro piccolo sodalizio. Gianfranco Tavella e Mario Isaia vincevano la gara a coppie di Maddalene, e, ancora, Beccaria al top nella petanque: Corrado Salusso, Fabio Allo, Giampiero Rolando nel tempio di Dronero si laureavano campioni regionali.
Da tifoso juventino speravo in serata di continuare nei successi, ma la Càbala mostrava segni di stanchezza.
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