Intervista ai gemelli fondatori della scuola del cammino Damilano: «Ora è tempo di rimettersi in marcia» «Lo sport è salute e benessere, se fatto in sicurezza riveste una funzione sociale di grande importanza»

Intervista ai gemelli fondatori della scuola del cammino Damilano: «Ora è tempo di rimettersi in marcia» «Lo sport è salute e benessere, se fatto in sicurezza riveste una funzione sociale di grande importanza»
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Maurizio e Giorgio Damilano, i gemelli scarnafigesi campioni olimpionici della marcia, sono pronti alla ripartenza del mondo dello sport. Archiviato un altro Fitwalking del Cuore in versione on line, che pure ha dato ottimi risultati per il coinvolgimento di migliaia di saluzzesi e non solo, i creatori della “Scuola del cammino” confidano in una ripresa delle manifestazioni anche sul nostro territorio.Cominciamo dall'ultimo evento: anche se virtuale, il Fitwalking del Cuore dimostra di avere grande vitalità.

«Siamo molto contenti per l'esito che ha avuto questa edizione puramente digitale. Stentavamo a credere che tutta quella gente avesse preso parte all'iniziativa. Abbiamo registrato un numero rilevante di adesioni, anche al di fuori del Saluzzese. Hanno contribuito economicamente in maniera significativa all'evento, nonostante l'impossibilità di trovarsi fisicamente in loco, e questo è stato un segnale forte».

In che modo potrà ripartire lo sport?

«Questa al momento è un'incognita. A oggi sono in pista soltanto le attività agonistiche. Non ci sono ancora normative che regolino i numeri per gli eventi più ampi. Sicuramente a parer nostro bisogna ricominciare con momenti di ritrovo all'aria aperta dove è più facile garantire le distanze».

E' stato giusto fermare lo sport?

«Non sta a noi giudicare le normative sanitarie, che avevano una loro ragione. Ma ora c'è tanto bisogno di fare sport perché non è solamente fonte di salute e benessere, ma ha una funzione sociale di grande importanza. Ha una centralità rilevante all'interno del sistema».

Il lungo blocco ha creato danni agli sportivi?

«Danni no, ma sicuramente l'adulto che praticava sport con una certa continuità, ha avuto un rallentamento a livello muscolare, difficile da recuperare. Per quanto riguarda il giovane invece il problema non si pone. Il ragazzo ha tutto il tempo di rimettere in moto il sistema e riprendere gli allenamenti».

Avete in mente prossime iniziative?

«Di idee ne abbiamo parecchie, ma dobbiamo vedere l'evolversi della situazione. Abbiamo lo sguardo rivolto all'edizione del Fitwalking del Cuore 2022. La speranza è che a gennaio sia rientrato il problema e ci si possa trovare insieme. Abbiamo imparato molto dall'edizione scorsa. Data l'elevata adesione da remoto, abbiamo pensato ad un abbinamento tra le due cose dando così una svolta. Offrire la possibilità a chi abita distante di partecipare all'evento in maniera virtuale, e chi invece ha piacere potrà presenziare. È un'opportunità per allargare il bacino di utenza».

Cosa vi augurate al momento?

«È un'occasione per portare all'attività sportiva quanti finora, magari per pigrizia o mancanza di stimoli, hanno girato alla larga da palestre, corsa e camminate. A ogni età, il movimento aiuta a stare meglio, e a darsi sempre nuovi obiettivi. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, mettendo a disposizione un'esperienza vissuta nello sport di base».

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