Lo sport locale pronto allo sciopero
Il rischio è che si arrivi a uno sciopero dello sport locale. Venerdì scorso i presidenti dei Comitati regionali della Federcalcio, Federbasket e Federvolley, Christian Mossino, Gianpaolo Mastromarco ed Ezio Ferro, hanno incontrato l’assessore allo Sport del Piemonte Fabrizio Ricca: sul tavolo le problematiche che allo stato attuale creano importanti sofferenze al movimento sportivo dilettantistico e giovanile, tenuto conto delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.
Le criticità più stringenti - si legge in una nota congiunta diffusa dalle tre federazioni - riguardano l’impossibilità dei genitori che accompagnano i figli e le figlie alle gare di potervi assistere, obbligandoli ad attendere ore al di fuori degli impianti sportivi; la rinuncia agli incassi; il 50% delle palestre scolastiche non viene concesso in uso agli enti locali e da questi alle associazioni sportive per problemi di sanificazione.
«Tale situazione - si legge nella nota - ha già determinato un calo tra il 40-50% dei tesserati nel basket e nella pallavolo, con numerose rinunce e riserve alla iscrizione alle attività vedendo assolutamente aleatoria l’organizzazione dei campionati regionali».
I presidenti regionali delcalcio dilettanti e delle federazioni pallacanestro e pallavolo hanno evidenziato che molte altre Regioni hanno già affrontato le problematiche sottoposte attraverso provvedimenti dei rispettivi Governatori, sollecitando l’adozione di analoghi provvedimenti da assumersi in tempi estremamente brevi.
I rappresentanti delle tre federazioni hanno avanzato specifiche proposte alternative nel contesto di una linea comune di intervento, volte a garantire il prosieguo delle attività sportive evitando loro ulteriori sofferenze e nell’oggettivo rispetto delle prescrizioni sanitarie dettate dal contenimento del contagio.
Conclude la nota: «Ora si attendono le necessarie risposte nei prossimi giorni; in mancanza di riscontri positivi alle proposte avanzate le tre Federazioni regionali considereranno l’opportunità di adottare soluzioni anche straordinarie a tutela dei movimenti sportivi che fino allo scorso anno rappresentavano oltre 200 mila tesserati».
Non è esclusa, insomma, l’ipotesi di uno sciopero.