Il carro vincitore del Carnevale di Barge è di Cavour

Venerdì 7 marzo si è svolta la grande sfilata dei carri di Carnevale in notturna a Barge. Dopo il rinvio a causa del tempo avverso del 1 marzo, venerdì 7 è stata la volta della grande baldoria. Il festoso corteo formato da carri e figuranti con oltre 500 persone per alcuni dei carri presenti ha visto inondare di colore, musica e allegria i viali centrale della città.

A presentare la sfilata è stata Ilaria Salzotto, che in un suo post sui social e durante la serata di presentazione ha ricordato l’assessore Silvio Coero Borga che ha voluto riportare il carnevale a Barge agli antichi fasti.

Il Comune, per l’evento ha azionato i “paletti “ che sono serviti a garantire sicurezza ed incolumità di coloro che hanno sfilato e preso parte all’evento.

La vittoria dei carri presenti in gara è andata agli Amici del Pellice con il loro carro “Chi è senza peccato scagli la prima mela” che si è aggiudicato sia il premio della serata con 100 punti, oltre al premio Miglior Coreografia. Il premio per la Migliore meccanizzazione del carro è andato al carro di Piobesi con il loro “Lasciate ogni speranza voi che entrate”, infine il carro di Nichelino, denominato “Riprendiamoci il futuro”, si aggiudica il premio miglior illuminazione.

Grande successo per il nuovo carro di Cavour che da quest’anno ha preso sede nel paese confinante con Barge. Successivamente alla chiusura del carnevale la serata si è conclusa con il dj set sotto il pala carnevale della Pro Loco.

Con la tappa bargese termina anche il 7° Carnevale delle 2 province che vede il delinearsi definitivo della classifica generale determinando chi tra i sette carri in gara si è aggiudicato il trofeo.Il primo classificato è stato il carro degli Amici del Pellice “Il bacio di Klimt” con 387 punti, segue il carro di Nichelino “Riprendiamoci il futuro” con 380 punti, chiude il podio il carro Dei Desbela di Scalenghe “Siamo come Hikikomori” con 371 punti. Seguono in ordine d’arrivo a parimerito Racconigi con “L’apocalisse” e Piobesi con “Lasciate ogni speranza von che entrate”, poi Villafalletto con “Non fuggire, affrontalo”, infine Centallo e Fossano con “Leoni da tastiera”.