«Ciaferlin, arriviamo!» Il Carnevale degli oratori tra allegria e fantasia

Giullari, acrobati, saltimbanchi, con coreografie musicali studiate al dettaglio e un piccolo spettacolo circense davanti al palco principale. Ecco servito lo show de “I giocolieri del Marchese”, il nuovo carro dell’Oratorio Don Bosco di Saluzzo, che domenica sarà protagonista della sfilata in città. Sono circa 130 partecipanti, quasi tutti bambini e ragazzi, accompagnati da un gruppo di genitori che in questi due mesi si sono dati particolarmente da fare.

Spiega suor Angiolina, coordinatrice dell’Odb: «Con il numeroso gruppo di collaboratori abbiamo fatto una scelta: nulla deve essere acquistato, il nostro carro deve mostrare tutto ciò che è stato realizzato dalle nostre mani. Quindi, salvo gli impianti tecnici, il gruppo dell’Odb proporrà al pubblico una somma di tanti piccoli talenti, che ciascuno ha messo a disposizione degli altri».

C’è il castello in costruzione, il carretto trainato a mano che domenica sarà pronto per ospitare il Marchese di Saluzzo, “padrone di casa” e anfitrione del gruppo di artisti di strada che compongono la sua corte. Tanti papà stanno ultimando la costruzione e per ben quattro giornate, decine di bambini si sono dati appuntamento per colorarlo.

Diverse mamme e nonne invece stanno lavorando ai costumi: anche in questo caso non si tratta di materiale acquistato ma, con l’ausilio di amiche sarte, ogni pezzo è unico, perché realizzato con materiale di recupero e tanta fantasia. In questi giorni suor Alice sta provando con i piccoli partecipanti al corso di giocoleria il mini-spettacolo circense da proporre nel “cuore” della sfilata, mentre gli animatori stanno provando con i bimbi le coreografie che rappresentano l’apice dell’esibizione dei piccoli giocolieri saluzzesi.

Suor Angiolina: «Attorno al Carnevale si è creata una bellissima “famiglia”, c’è un entusiasmo contagioso nell’aria: non vediamo l’ora di sfilare e portare tutta la nostra allegria in città».

Insomma, in casa Odb sarà un Carnevale nel segno dell’artigianato e della voglia di stare insieme. Don Bosco da lassù strizzerà certamente l’occhio, sfoderando tra i coriandoli un bel sorriso.