Così il ricordo di Madre Elvira continua a illuminare il mondo
Sabato sera il musical dei ragazzi del Cenacolo

«Quando diranno: “Elvira è morta!”, dovete cantare, ballare, fare festa... perché io sono viva! Guai se dite: “poverina”… No, niente “poverina”! Io vado ben tranquilla e felice, e canto, canto già! Davanti a me si spalancherà qualcosa di grandioso… la vita non muore!».
Così parlava la fondatrice del Cenacolo, qualche tempo prima di lasciare la vita terrena. Da quel 3 agosto 2023, il messaggio di Madre Elvira continua ad accompagnare la comunità di San Lorenzo, ed è scolpita nel ricordo delle migliaia di persone che hanno avuto modo di conoscerla, frequentarla, apprezzarla. Testimone di una fede incrollabile, Madre Elvira continua a vivere in primo luogo nelle comunità del Cenacolo diffuse nel mondo, una rete che si è moltiplicata, prima in Italia e poi nei vari continenti, contribuendo a salvare migliaia di vite. Attualmente le fraternità sono più di 60 e accolgono migliaia di giovani e di bambini che provengono dal disagio e della strada.
Ha scritto Davide Prosperi, presidente della fraternità di Comunione e Liberazione: «Siamo grati a Madre Elvira per ciò che ha saputo generare con la sua fede semplice e concreta: una comunità, una vera famiglia fondata sulla fede, un luogo dove sperimentare la compagnia di Cristo all'uomo ferito, l'incontro insperato con un amore totalmente gratuito.
Nella semplicità della vita proposta ai ragazzi in difficoltà accolti dalla Comunità Cenacolo (basata su lavoro, preghiera, fraternità), ognuno è invitato a presentarsi davanti agli altri e quindi davanti a Dio senza più maschere, finzioni, immagini di sé da difendere: ogni ragazzo è portato davanti a Dio e Dio compie miracoli, tocca i cuori dei ragazzi, gli dona una nuova vita. Con quella determinazione propria dei santi, Madre Elvira ha scommesso tutto sulla forza risanatrice di Cristo, sulla libertà della persona e sull'azione della Provvidenza generatrice di opere che superano in luminosità e bellezza i progetti degli uomini.
Una Provvidenza mai astratta, ma che ha sempre il volto concreto del fratello con cui vivi, della Comunità a cui sei stato affidato, fino a quello del cibo e dei beni materiali che sostengono la vita quotidiana delle tante case sparse per il mondo arrivando da “chissà dove”».
La straordinaria avventura di Madre Elvira, la “suora dei drogati”, è raccontata da lei stessa nel libro “L'abbraccio” (pubblicato dalle edizioni San Paolo). In queste pagine rivive un'umanità fatta di vite spezzate e “risorte”, di storie vissute, di fede provata nel segno della divina provvidenza.
Una testimonianza toccante e avvincente, che genera fiducia e speranza.
Questo e molto altro sulla Gazzetta in edicola e in digitale