La festa patronale di Sampeyre dedicata ai Santi Pietro e Paolo
Domenica processione e messa solenne, poi la kermesse popolare conclusa dallo spettacolo dei fuochi
Anche se quest’anno l’estate tarda ad arrivare, e lingue di neve sono ancora ben visibili sulle montagne più alte, l’appuntamento con la ricorrenza patronale dei Santi Pietro e Paolo è atteso a Sampeyre come sempre, in un clima di grande festa.
Come da tradizione, la solennità segna il “ritorno a casa” per i sampeyresi che vivono fuori, e che si apprestano a rientrare anche dalla Francia per poter stare insieme con parenti e amici.
La data è domenica 30 giugno, ma da oltre un mese gli eventi si susseguono nella capitale turistica della valle Varaita. La prima mossa è stata la rituale Cena dei Priori Domenico Sasia e Danilo Garzino all’albergo ristorante di Becetto. In seguito si sono tenute le gare di calciobalilla, scopa e belote, con gli intervalli del cimento a braccio di ferro e della tombolata.
Ora tutto è pronto per la solennità religiosa, che avrà un anticipo sabato con la messa alle 18 nella Cappella di San Pietro, seguita dall’incanto.
Domenica alle 10,30 processione per le vie del paese seguita dalla messa nella bella e storica parrocchiale.
La chiesa, di impianto gotico, presenta all’esterno un portale principale in blocchi alternati di marmo bianco e di pietra verde locale con motivi decorativi tipici dell'area alpina. Sulla facciata è anche presente un rosone in pietra verde. Sul lato Nord un secondo portale in marmo bianco datato 1462.
L’interno, caratterizzato dalle alte colonne a fascio, conserva resti di un ciclo di affreschi del '400 di cui i meglio conservati sono attribuiti ai Biazaci di Busca: la Madonna col Bambino con ai lati la Strage degli innocenti e il Pastore di Bethleem rappresentati secondo il testo dei vangeli apocrifi; al di sopra l’Adorazione dei Magi; infine, frammentarie Crocifissione e Deposizione. Accanto all'altare maggiore spicca il fonte battesimale del 1482.
Venendo ai festeggiamenti popolari della patronale, i Priori hanno stilato un calendario all’altezza della situazione, in collaborazione con amministrazione comunale, Pro loco e associazioni. E subito vogliono mandare un messaggio di ringraziamento a quanti «si sono adoperati sia personalmente che tramite sostegno economico per la festa patronale».
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