La Festa della Vita spegne trenta candeline
da giovedì 13 a domenica 16 luglio In collina si ripercorre il cammino della Comunità Cenacolo, fondata nel 1983 da Madre Elvira navette, parcheggi, iscrizioni e famiglie
Non potevano passare come un momento qualunque gli anniversari dei 40 anni di costituzione della Comunità Cenacolo e i 30 anni della Festa della Vita. Sarà dunque un momento speciale l’edizione 2023 dell’evento in collina che celebra ogni anno, in concomitanza con la ricorrenza della Beata Vergine del Carmelo (giorno in cui Madre Elvira ottenne le chiavi del rudere che diventerà poi la Comunità Cenacolo), la grande avventura di vita scritta in 40 anni di storia da quella suora profetica con i suoi collaboratori.
Da mesi in collina si lavora per accogliere, da giovedì 13 a domenica 16 luglio, decine di migliaia di amici in arrivo da ogni angolo d’Europa. Quanto la Comunità ha seminato in questi decenni, viene raccolto ogni anno a San Lorenzo, dove tutto è nato. Quattro giorni da vivere in modo intenso, partecipato, tra fede e testimonianza, aggregazione sociale, musica e festa.
La frase della Parola di Dio scelta per accompagnare le giornate della Festa della Vita nel quarantesimo anniversario è “Dalle tenebre alla Luce”. È la frase che i primi ragazzi accolti hanno scelto per rappresentare il loro cammino di rinascita ed è anche il titolo del primo recital da loro realizzato.
«È dunque un “ripartire” dall’inizio - dicono i responsabili della Comunità - per “abbracciare” nella fede e nel ringraziamento al Signore le tante vite che in questi 40 anni sono passate dalle tenebre del male, delle dipendenze, della solitudine, della morte del cuore, alla meravigliosa Luce della risurrezione, della speranza viva, della bellezza di vivere e della gioia di amare»
Come ha detto Madre Elvira: «Siamo certi che Gesù anche oggi desidera camminare a fianco di chi è sfiduciato per riportarlo all’Amore del Padre, e che ha scelto noi come strumenti nelle sue mani per creare dei piccoli “Cenacoli di Risurrezione” dove nelle tenebre rispunta la luce, la tristezza si colora di gioia, nella disperazione torna a brillare la speranza, dalla morte rinasce la vita».
IL PROGRAMMA
L’apertura della Festa sarà giovedì 13 alle 15,30 con l’accoglienza e il saluto iniziale. Alle 17,30 celebrazione eucaristica presieduta da padre Pino Isoardi.
Venerdì 14 alle 9,30 sarà recitato il rosario di apertura, seguito dalle prime testimonianze nella grande tensostruttura allestita per la festa. Alle 15, catechesi con Luigi Maria Epicoco e alle 17 celebrazione eucaristica con monsignor Robert Baker, vescovo di Birmingham (Alabama). Alle 21, recital “Dalle tenebre alla Luce”, revival con danze e testimonianze.
Sabato la catechesi delle 10,30 sarà affidata a padre Francesco Peyron. Nel pomeriggio, dalle 15, testimonianze e coroncina della Divina Misericordia. La messa delle 17 sarà presieduta da monsignor Giorgio Marengo, cardinale e prefetto apostolico di Ulan Bator, in Mongolia. Dopo la cena, alle 21, sarà riproposto il recital “Dalle luci alle tenebre”.
Domenica 16, ultimo giorno di Festa della Vita, sarà il vescovo di Saluzzo Cristiano Bodo a celebrare la messa delle 10,30. Dopo il pranzo, il momento conclusivo sarà alle 15 con la lode e il ringraziamento.
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