Fritto misto: a Casalgrasso un piatto che sa di campagna
Non si butta via niente Nato per valorizzare ogni parte del maiale
ORIGINI CONTADINE
Le origini del fritto misto alla piemontese risalgono al XIX secolo, quando nelle campagne piemontesi si festeggiavano momenti speciali come la macellazione del maiale o del vitello. Questi eventi, considerati sacri dalla comunità, erano seguiti da grandi banchetti in cui ogni parte dell'animale veniva utilizzata, secondo la filosofia del "non si butta via niente". La carne, in tutte le sue varianti, veniva fritta per valorizzarne ogni taglio, dagli organi interni fino alle frattaglie. Questo modo di cucinare permetteva non solo di evitare sprechi, ma anche di trasformare ingredienti "poveri" in piatti gustosi e croccanti.
Il fritto misto, infatti, rappresentava un momento di festa, di abbondanza, in un’epoca in cui il cibo non era sempre disponibile in grandi quantità. Le famiglie si riunivano attorno alla tavola per gustare un piatto che, per la sua composizione ricca e varia, era visto come un vero e proprio omaggio alla generosità della terra e degli animali.
LA COMPOSIZIONE
Originariamente, il piatto era composto principalmente da carne e frattaglie: animelle, fegato, polmone, cervella, filoni e persino piccole porzioni di midollo osseo. Ogni pezzo veniva passato nella farina, nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato, prima di essere immerso nell'olio bollente per ottenere quella doratura croccante e irresistibile.
Col tempo, il fritto misto ha subito variazioni e aggiunte. Alla componente carnivora, infatti, si sono aggiunti pezzi di verdura come zucchine, carote e finocchi, per poi arrivare a comprendere anche dolci come le mele, il semolino dolce e persino fette di amaretti fritti, che rappresentano l’anima più fantasiosa e sorprendente del piatto.
DA IERI A OGGI
Oggi il fritto misto alla piemontese è diventato un piatto iconico, servito in molti ristoranti del Piemonte, soprattutto durante le stagioni più fredde. Nonostante la sua popolarità, rimane fortemente legato alla tradizione e viene spesso preparato seguendo le antiche ricette tramandate di generazione in generazione.
Se un tempo era una pietanza riservata ai momenti speciali, oggi può essere gustato in diversi contesti, anche se rimane una preparazione che richiede pazienza e attenzione. Il suo fascino, però, non è diminuito: è ancora considerato un piatto capace di evocare ricordi di famiglia, di radici, di tradizioni che affondano in un passato genuino e autentico.
IL PIATTO DEL PIEMONTE
Il fritto misto alla piemontese non è solo una ricetta, ma un racconto gastronomico di una terra ricca di storia e cultura. È un piatto che, con la sua varietà di sapori, racconta la generosità della cucina piemontese, l'arte di valorizzare ogni ingrediente e di celebrare il cibo come momento di condivisione. Che si tratti di una festa in famiglia o di una cena tra amici, il fritto misto alla piemontese rimane un simbolo del Piemonte, un legame indissolubile tra il passato e il presente, tra la terra e la tavola.