I tre moschettieri dell’Agnellotreffen organizzatori Manuel, Rino e Claudio
Le manifestazioni di successo a volte nascono per caso, come è avvenuto per l’Agnellotreffen. Ma per tenerle in piedi e farle diventare eventi duraturi ci vogliono passione e capacità manageriale.
I tre moschettieri in cabina di regia del motoraduno più alto d’Italia possiedono individualmente entrambe le doti, e sanno mescolare bene i propri talenti in modo complementare. Andiamo a scoprire chi sono e come la pensano.
Manuel Podetti, di Saluzzo, classe 1969, si occupa di numerose aziende in ambiti diversi ed è un creatore ed organizzatore di eventi. Da una nottata a Pontechianale passata attorno a un falò con alcuni amici è scaturita la scintilla dell’Agnellotreffen.
Appassionato di fuoristrada, è il leader tecnico del trio. Cominciò a costruirsi i primi road book con scatole di medicinali, arrivando a percorrere quasi 100 mila chilometri con una XT, viaggiando dalla Spagna alla Grecia, sempre alla scoperta di nuovi percorsi in fuoristrada.
Racconta Manuel: «Avevo 16 anni quando, da solo con la mia enduro 125, sono partito di notte da Limone Piemonte per raggiungere Vieste in Puglia. Ho percorso oltre 2.300 km, tra andata e ritorno, con il bauletto Nonfango strapieno e due cartine Agip sulle quali avevo tracciato con una biro l’itinerario più breve, non potendo viaggiare in autostrada. Da allora, individuata una meta, mi sono sempre occupato personalmente della pianificazione dei viaggi. La destinazione è sempre solo la scusa: la vera felicità inizia con la preparazione del viaggio e del mezzo, prosegue lungo il percorso e culmina nel ricordo dell’esperienza vissuta»
Rino Fissore, classe 1959, è di Bra. Presidente di Moto Raid Experience srl, è rappresentante di una multinazionale nel settore della stampa professionale. Ha una lunga esperienza come viaggiatore. «Il ricordo indelebile del mio primo viaggio in moto in terra d’Africa è stato lo stimolo per percorrere migliaia di chilometri intorno al mondo. Consentire ad altre persone di provare le emozioni che ho vissuto in questi anni è l’obiettivo che mi ha spinto a fondare insieme ai miei due amici la Moto Raid Experience. Un ricordo speciale? Le decine di bambini del Mali che circondano la mia moto sorridenti e festanti e la consegna di materiale in beneficenza a un ospedale sperduto nel deserto del Sahel in Burkina Faso».
Claudio Giacosa, classe 1957, è di Bergeggi (Savona). Ragioniere commercialista, ha visitato mezzo mondo. «Grazie alla moto ho conosciuto gente normalmente eccezionale e ho percorso strade che credevo impossibili. Ho sempre cercato di fare della moto il solo mezzo per raggiungere e conoscere le realtà di paesi e popoli diversi, non ho mai cercato la competizione e questo mi ha permesso di portare a termine serenamente tutti i miei viaggi. Il mio sogno nel cassetto? Mi piacerebbe condividere con altri moto-viaggiatori le nuove esperienze di viaggio».