Festa della vita

Sul mappamondo del Cenacolo le “fraternità” parlano tutte le lingue

Tutte le comunità Cenacolo in festa

Sul mappamondo del Cenacolo le “fraternità” parlano tutte le lingue
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Madre Elvira inizia pensando di aprire una casa, ma come sempre i progetti del cuore di Dio si rivelano più ampi di quelli degli uomini: i giovani giungono da ogni parte chiedendo di essere accolti per risorgere a vita nuova, e così le case della Comunità Cenacolo, chiamate fraternità, negli anni si moltiplicano prima in Italia, quindi in Europa e poi in altre terre.

Secondo dati recenti sono oltre 70, presenti in 20 paesi del mondo (Italia 25 fraternità, Austria, Bosnia Erzegovina, Croazia, Francia, Inghilterra, Irlanda, Polonia, Portogallo, Slovacchi, Spagna, Stati Uniti, Argentina, Costa Rica, Brasile, Messico, Perù, Paraguay, Africa-Liberia, Filippine).

Nelle fraternità dell’Europa e del Nord America sono accolte migliaia di persone, tra le quali molti giovani, spesso con alle spalle un profondo disagio esistenziale ma con nel cuore il desiderio di ritrovare la vita vera attraverso il cammino comunitario.

In America Latina, oltre ad alcune case per i giovani disagiati, sono fiorite diverse missioni per l’accoglienza dei bambini di strada orfani e abbandonati. E in Africa è nata da qualche anno la prima missione per bambini orfani in Liberia.

Dicono dal Cenacolo: «Nei luoghi dove la mano della Divina Provvidenza ci guida desideriamo essere una piccola ma significativa luce nel mondo delle tenebre, una speranza che rinasce, una testimonianza vivente che la morte non ha l’ultima parola».

Nel corso degli anni, affascinati dallo stile di vita, di fede, di condivisione e di servizio vissuti nella Comunità, si sono uniti a Madre Elvira giovani volontari, laici, famiglie, fratelli (tra i quali alcuni sacerdoti) e sorelle consacrate, che vivono e si dedicano a tempo pieno e nella totale gratuità a servizio di quest’opera, condividendo la loro vita insieme alle persone accolte, in un cammino fraterno "dalle tenebre alla Luce" che porta alla riscoperta della vera libertà.

La Comunità Cenacolo è stata riconosciuta nella Chiesa, presso il Pontificio Consiglio per i Laici, come Associazione privata internazionale di fedeli.

Ricordava spesso Madre Elvira: «Siamo noi i primi testimoni di un miracolo di Dio mai pensato né programmato a tavolino, che ci supera e ci sorprende, di cui per grazia siamo partecipi».

La Comunità desidera non solo essere un luogo di recupero e di assistenza sociale, ma una scuola di vita, una grande famiglia dove la persona accolta possa sentirsi a casa e ritrovare così la dignità, la guarigione delle ferite, la pace nel cuore, la gioia di vivere e il desiderio di amare.

«A coloro che bussano alle nostre porte - spiegano i responsabili - viene proposto uno stile di vita comunitaria semplice e familiare: l'accoglienza gratuita come segno di amore vero; l’amicizia sincera come fondamento dei rapporti umani e dell'amore fraterno; la riscoperta del lavoro vissuto come dono e impegno per maturare nelle responsabilità della vita; la preghiera e la fede in Gesù Cristo, morto e risorto per noi, come risposta al bisogno di amore infinito che abita il cuore umano».

Una sfida totale. «Crediamo che la vita cristiana, nella sua pienezza, sia la risposta vera a ogni inquietudine del cuore, e che solo Colui che ha creato l'uomo può ricostruire il suo cuore smarrito e ferito da esperienze che lo hanno illuso, ingannato e deluso».

Questo e molto altro sulla Gazzetta in edicola per la Festa della vita

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