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Mele e pere Made in Cn con buone prospettive

La coldiretti ai produttori: con i contratti scritti pagamenti certi

Mele e pere Made in Cn con buone prospettive
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In provincia di Cuneo è iniziata la raccolta delle pere e delle mele, comparti che vedono la Granda primeggiare in Piemonte. Infatti, con un migliaio di produttori specializzati e una superficie dedicata di 1.100 ettari, la produzione cuneese di pere vale l’80% del totale piemontese - riferisce Coldiretti Cuneo - mentre il settore melicolo, con 2.800 aziende e una superficie dedicata di 5.800 ettari, vale l’86% del totale regionale.Al momento la richiesta di pere e mele Made in Cuneo è buona e molti magazzini cominceranno presto la lavorazione e le spedizioni.

Spiegano i responsabili tecnici di Coldiretti: «L’ottima qualità delle mele e delle pere cuneesi, in aumento rispetto all’ultima annata, e la contestuale riduzione di produzione a livello europeo, prospettano una campagna di commercializzazione positiva per i nostri frutticoltori, che potranno far leva su un maggiore potere contrattuale in fase di cessione».

Si tratta di previsioni sull’andamento produttivo rese note a Prognosfruit, la conferenza annuale più importante per il settore delle mele e delle pere.

In sintesi, si prevede una diminuzione complessiva dell’11% di mele rispetto allo scorso anno, trainata dalle due varietà storiche quali Golden Delicious e Gala, che registrano una diminuzione stimata rispettivamente di -10% e -11% rispetto al 2023.

Davanti a questi dati, e considerando che si prevede un’importante diminuzione di quantità per le mele da industria e per il trasformato, che lasciano immaginare un rilevante aumento dei prezzi, l’ipotesi che prende quota è che il mercato per il fresco possa riconoscere prezzi mediamente più elevati del passato, e in linea con le aspettative dei produttori. Nelle ultime stagioni, infatti, le aziende agricole hanno visto crescere i costi di produzione insieme all’aumentare delle difficoltà nella produzione, dovute al cambiamento climatico e alla comparsa di nuovi agenti patogeni in campagna, mantenendo però grande difficoltà nel ricevere una remunerazione consona.

Al momento la richiesta di pere e mele Made in Cuneo è buona e molti magazzini cominceranno presto la lavorazione e le spedizioni.

Osserva Erncio Nada, presidente di Coldiretti Cuneo: «È il momento giusto per ricordare a tutti i frutticoltori che non effettuano vendita diretta e che vendono al di fuori della propria cooperativa o della propria Organizzazione di Produttori, che è obbligatorio stipulare prima della consegna dei prodotti un contratto in forma scritta come previsto dal D.Lgs. 198/2021 - che abbiamo fortemente sostenuto - contro le pratiche commerciali sleali».

«I contratti scritti - aggiunge il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu - prevedono tempi precisi per gli acconti e i saldi e una comunicazione tempestiva della qualità commerciale delle singole partite, scongiurando ritardi nei pagamenti e liquidazioni ridotte ai minimi termini a danno dei produttori, come troppo spesso accaduto ultimamente».

A livello provinciale e regionale si attende una produzione di mele in crescita dell’8%, con 232 mila tonnellate, mentre in Italia la produzione è stazionaria (-1%) e quella europea è in decrescita del -11% per le forti perdite in Polonia, Germania, Austria, Belgio, Cechia, Ungheria e Romania, per le gelate primaverili.

Le operazioni di raccolta sono iniziate dopo Ferragosto per le mele estive del gruppo Gala, mentre tra fine mese e inizio settembre si passerà alle varietà del gruppo Renetta del Canada, dopodiché sarà la volta delle mele a maturazione intermedia dei gruppi varietali.

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