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Rossana rievoca l’incendio del ‘44 Venerdì 26 i Modena

Gli eventi estivi a Rossana con il 26 luglio i Modena City Ramblers

Rossana rievoca l’incendio del ‘44 Venerdì 26 i Modena
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Il Festival “Rossana Brucia” prende il via venerdì 12 luglio con la commemorazione ufficiale dell’incendio di Rossana, seguita da una serie di eventi che spaziano tra cinema, teatro, musica e gastronomia fino al 26 luglio, quando si concluderà con il concerto gratuito dei Modena City Ramblers in piazza Gazelli. Questo il programma del Festival.

Venerdì 12 luglio, ore 20,45. Commemorazione istituzionale in piazza Gazelli, seguita da un concerto del gruppo musicale Albert Kant.

Sabato 13 luglio, ore 20. Cena comunitaria organizzata dalle Ex Allieve in via XII Luglio, seguita dalla musica di Alex dj.

Domenica 14 luglio. Alle 10,30 visita al Museo della Resistenza (Palazzo Garro) a cura dell’associazione Il Codirosso. Ore 12,30 pic-nic a Borgata Grossa (Lemma), dove il fondatore Riccardo Assom impiantò il primo museo della Resistenza.

Ore 15,30. Spettacolo teatrale “Mucche Ballerine” per famiglie in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo. In caso di maltempo, si terrà alla Crusà di Rossana.

Martedì 16 luglio, ore 20,45. In piazza proiezione del film “Era il tempo dei partigiani”, girato a Rossana nel 1995 da Albino Cucchietti e Beppe Cravetto.

Venerdì 26 luglio, ore 22. Concerto gratuito dei Modena City Ramblers in piazza Gazelli, preceduto dall’esibizione di Ludovico Sanmartino.

QUEL 12 LUGLIO 1944

Il 12 luglio 1944 rimane una data indelebile nella storia di Rossana. Le urla “J è ij tedesch” (“Ci sono i tedeschi”) risuonarono come un funesto presagio, segnando l’inizio di uno degli episodi più tragici per il paese. In quei mesi, le truppe nazifasciste terrorizzavano il Centro-Nord Italia, schiacciando la popolazione e soffocando ogni segnale di resistenza. Solo undici giorni prima, il 1° luglio, i nazifascisti avevano incendiato Barge, uccidendo tre persone innocenti vicino alle loro case. Un mese dopo, il 1° agosto, incendiarono Paesana.

Anche la tranquilla Rossana non fu risparmiata e il paese visse momenti di grande disperazione che segnarono profondamente la comunità.

Sono passati ottant’anni da allora e poche persone sono ancora vive per raccontare quei momenti.

La compianta Consolina Degiovanni annotò nel suo diario quanto accaduto in quei giorni. Per chi ha vissuto quegli eventi in gioventù, l’incendio del paese rappresenta un trauma che ha spezzato l’innocenza di quegli anni.

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