Alla scoperta della Cucina Alpina nel borgo di Castellar
Sabato e domenica la seconda edizione del Festival
Dopo la novità 2023 e un'edizione “zero” segnata da un immediato successo, ritorna a Castellar, sabato e domenica, il “Festival della Cucina Popolare Alpina” la manifestazione che racconta il gusto della cucina popolare con novità e tante proposte: trekking, passeggiate a cavallo, percorsi in bicicletta, laboratori e un mercato dei produttori. Insomma, prodotti del territorio e tanto Outdoor per una proposta turistica a tutto tondo.
L’antropologo francese Claude Lévi-Strauss scriveva nel 1968 che la «cucina di una società costituisce un linguaggio» nel quale essa rivela - spesso «inconsciamente» - la sua struttura, la sua identità e le sue contraddizioni. La storia dell’alimentazione di una comunità si modella nel tempo attraverso i contatti e le interazioni che essa ha avuto con l’ambiente naturale ed umano.
«Le Terre del Monviso - dicono gli organizzatori della Fondazione Bertoni - si propongono come punto di riferimento, spazio in cui far accadere momenti significativi che sappiano raccontare la tradizione, la cultura e le inclinazioni dei territori alpini, e non solo. È nell’ambito dell'Outdoor festival che nasce la suggestione tra diversi enti: incontrarsi per raccontarsi attraverso il gusto. Una prima edizione di successo, tante richieste per allargare il ventaglio di collaborazioni, quindi una seconda edizione che lascerà il segno. A Castellar ritornano i sapori dei territori alpini di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e Francia. Inoltre, dopo la buona riuscita dell’edizione “zero”, abbiamo avuto l’occasione di esportare il “nostro” festival a Jausiers, in Ubaye, e averlo già pensato in Valle d’Aosta».
L’idea di un evento che riunisce e fa incontrare i piatti delle cucine delle tante valli alpine, al di qua e al di là delle Alpi, nasce dalla Compagnia del Buon Cammino, con il Comitato del Forno & Terres Monviso, e si avvale della collaborazione dei consorzi della valle Bronda (Il Ramassin, la Mela della Valle Bronda, il Pelaverga e le Colline Saluzzesi).
Scrive Ermanno Bressy, ideatore della kermesse: «Il festival vuole essere un momento di doveroso omaggio alla cucina popolare e in particolare a quella di montagna. Un riconoscimento a tutti coloro che, in mezzo a mille difficoltà, mantengono intatta la tradizione della cucina povera, non celebrati dai media ma sicuramente apprezzati da chi vive la montagna e ne apprezza le peculiarità».
Aggiunge Eros Demarchi, prosindaco di Castellar, il borgo all’imbocco della valle Bronda, oggi municipalità di Saluzzo, che accoglie il Festival della Cucina Popolare Alpina: «Saluzzo e le sue valli da tempo lavorano per raccontarsi e promuoversi, sempre mettendo al centro la collaborazione e l’incontro. A Castellar quindi il via ad una festa dal sapore popolare che saprà richiamare la tradizione, senza mancare di raccontare il nuovo che la montagna sa proporre».
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