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Trattori e mietitrebbie: mercati in contrazione

Dati negativi in tutta Europa

Trattori e mietitrebbie: mercati in contrazione
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Dopo un 2023 che ha segnato un netto calo delle immatricolazioni, sia per i trattori (-13%) sia per i restanti mezzi agricoli - uniche in crescita le mietitrebbie (+10%) -, i primi mesi del 2024 mostrano una consistente flessione delle vendite su tutti i fronti.

I dati relativi alle immatricolazioni, elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, confermano il trend negativo per il primo trimestre in tutte le principali categorie di macchine agricole.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si accentua il calo per le trattrici in Italia, che segnano un -25% fermandosi a sole 3.812 unità vendute, erano 5.083 nel 2023 e 5.368 nel 2022.

 

Battuta d'arresto anche per le mietitrebbie - uniche in positivo nel 2023 - che registrano nel primo trimestre 2024 un passivo del 56,7% (26 mezzi immatricolati nel 2024 contro i 60 del 2023).

Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, le trattrici con pianale di carico registrano una flessione del 18,4% con 129 mezzi venduti (158 nel 2023), mentre i rimorchi agricoli si fermano al -6,1%, con un totale di 1.800 unità immatricolate nel trimestre (1.920 nel 2023).

Per i sollevatori telescopici - categoria che ha vissuto negli ultimi anni una forte crescita - la contrazione è stata più consistente: il numero di unità vendute è calato del 37,2%, fermandosi a quota 236, 140 mezzi in meno rispetto ai 376 del 2023.

A fronte di una domanda che rimane potenzialmente elevata - come dimostra la crescita dell'usato, +8,1% nel 2023 - la stagnazione dei redditi agricoli e l'incremento dei costi di produzione, insieme con le perduranti incertezze sullo scenario geopolitico, hanno finito per disincentivare gli investimenti in nuove tecnologie agricole.

Tra i fattori che in questi mesi hanno influenzato l'andamento del mercato un peso di rilievo ha avuto anche la politica monetaria restrittiva seguita dalla Banca Centrale Europea. L'incremento dei tassi d'interesse combinato con l'aumento dei prezzi dei listini ha reso più difficile per le imprese agricole e i contoterzisti l'acquisto di mezzi nuovi.

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