La squadra dei saluzzesi a Berlino Sacchetto: vogliamo contare di più

La squadra dei saluzzesi a Berlino Sacchetto: vogliamo contare di più
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Sono una poderosa squadra gli operatori del settore ortofrutticolo che dal Piemonte e in particolare dal Saluzzese, raggiungeranno Berlino mercoledì per il consueto appuntamento di Fruit Logistic che durerà fino a venerdì 9 febbraio.

I nostri produttori saranno presenti alla rassegna della capitale tedesca in due stand.

DOPPIO STAND

In quello “Aop Piemonte” trovano spazio: Op Piemonte Asprofrut, Op Join Fruit, Op Ortofruit Italia, Op Lagnasco Group, Op Jolly Fruit, Cooperativa Ribotta Group, Coop Ag. BioMonviso, VM Marketing, Sepo Spa, Azienda agricola Castellino F.lli, Azienda agricola Cascina Palazzo, Biofruit Service. Accanto a loro i consorzi Igp mela rossa, castagna e nocciola.

Nell’altro stand sono presenti il gruppo Rivoira e Rk Growers.

Spiega Domenico Sacchetto, che guida la delegazione come referente di Assortofrutta e Igp mela rossa: «L’evento di Berlino cade quest’anno in una congiuntura particolarmente difficile per l’agricoltura e la frutticoltura in particolare. A parte le croniche problematiche connesse alla burocrazia, dobbiamo fare i conti con una filiera sempre più distorta. La frutta che ai produttori viene pagata 30/40 centesimi, i consumatori la trovino sui banchi della grande distribuzione a 3 euro o anche più. La forbice si è andata allargando a tal punto che parecchie aziende sono in forte difficoltà».

«Come se non bastasse - osserva Sacchetto - a complicare le cose si sono aggiunte le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. Il blocco del canale di Suez comporta drammatici problemi per l’esportazione della nostra frutta. A questo proposito non posso non fare una considerazione in merito alla controversa questione dell’utilizzo dei fitofarmaci. Aspettiamo dalla scienza e dall’industria chimica risposte perché i tempi di trasporto, nell’attuale situazione, si allungano e i nostri prodotti sono soggetti a maggior deperibilità».

INCONTRI E CONFRONTI

Prosegue Sacchetto: «Oltre a ciò dobbiamo fare i conti con i costi crescenti della manodopera, la cui disparità di trattamento, da zona a zona sul territorio nazionale, non è più accettabile. Speriamo di avere l’opportunità a Berlino di un confronto con le autorità politiche europee, nazionali e regionali. Si tratta - rileva in conclusione Sacchetto - di problematiche che già ben conoscono ma rispetto alle quali urgono risposte che non possono più essere dilazionate».

Questo e molto altro nello speciale Fruit Logic

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