La satira pungente di Carlo Goldoni torna a vivere sul palco del Teatro del Marchesato con “Sior Todero Brontolon”, una delle commedie più brillanti e corrosive del genio veneziano. La nuova produzione, diretta da Ugo Rizzato, debutterà in prima assoluta venerdì 5 dicembre alle 21, inaugurando una serie di repliche che animeranno tre weekend consecutivi: sabato 6, venerdì 12, sabato 13, domenica 14, quindi venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 dicembre, sempre alle 21.
Rizzato, che oltre alla regia interpreta anche il ruolo del vecchio e autoritario Todero, guida un cast numeroso e affiatato. In scena Simone Bergalla (Sior Meneghetto), Franco Carletti (Pasqual), Ilaria Ferrero (Siora Zanetta), Marino Felice Galizio (Sior Pellegrin), Pia Cappelli Ghigo (Siora Fortunata), Francesca Luciano (Cecilia), Giorgio Lusso (Desiderio), Gabriella Molineri (Siora Marcolina), Lionello Nardo (Gregorio), Roberta Ramundi (Siora Eride) e Matteo Rosso (Nicoletto).
Carletti cura anche luci e suoni, mentre scenografia e allestimento portano la firma dello stesso Rizzato insieme a Galizio. I costumi sono di Daniela Roasio.
La storia, intrisa del tipico gusto goldoniano per il grottesco familiare, ruota attorno al dispotico Todero, ricco mercante veneziano convinto di poter governare parenti e domestici con l’arroganza di un “patron” assoluto. Avido fino all’eccesso, arriva a voler imporre alla nipote Zanetta un matrimonio di convenienza con Nicoletto, figlio del suo factotum Desiderio, così da risparmiare sulla dote. Ma i suoi piani si scontrano con la determinazione della nuora Marcolina, che non accetta l’ennesima prepotenza e trama per assicurare alla figlia un’unione più degna, scegliendo per lei il giovane Meneghetto, nipote delle nobildonne Fortunata ed Eride.
A tessere ulteriormente la trama di intrighi e ribellioni ci pensa anche la giovane cameriera Cecilia, innamorata proprio di Nicoletto. Tra disguidi, malintesi e una girandola di situazioni comiche, saranno le donne – più sagge, astute e coraggiose degli uomini – a sciogliere il nodo e a mettere in scacco il patriarca brontolone.
Scritta nel 1761 in dialetto veneziano, la commedia viene proposta quasi interamente in italiano per agevolare la comprensione e mantenere la freschezza del gioco scenico.
«Come accade spesso anche in Molière – sottolinea Rizzato – Goldoni affida al protagonista maschile il baricentro del conflitto, ma sono le figure femminili a trovare la soluzione, in un rovesciamento ironico e modernissimo delle dinamiche patriarcali».
I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del Teatro del Marchesato a partire da un’ora e mezza prima dello spettacolo. Prenotazioni telefoniche al 333-6979063 (anche WhatsApp) dal lunedì al sabato.