Dai cognomi sparsi in Italia a quelli tipici del luogo

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E’ con sommo piacere che rispondo ora ai lettori che hanno richiesto l’origine del proprio cognome

BODELLO. Da confrontare con Bodo, con aggiunta di suffisso -ello: probabilmente dal nome proprio di origine germanica Bodo, anche se in taluni casi non è da escludere che riprenda, attraverso il soprannome, il termine dialettale bodo (broncio, segno del cruccio, che lascia trasparire nel volto chi fa il musone).  E’ raro e tipico del Cuneese, in particolare di Costigliole, con presenze anche a Torino.

Nessun Bodello nella Saluzzo del 1848.

CARPANI è sparso per tutta l'Italia, con piccoli ceppi a Bologna, Roma, nel foggiano e nel siracusano.

Dovrebbe derivare da soprannomi legati al termine carpanus (carpino, un albero alto dai quindici ai venti metri) oppure da nomi di località caratterizzati dalla presenza di carpini.

Del nome medioevale Carpanus si ha un esempio d'uso in una Carta commutationis del 1187 a Tirano nel sondriese. Il cognome Carpani ha un ceppo nell'area che comprende il cuneese (localizzato in bassa valle Varaita). Nessun Carpani nel censimento del 1848.

LOMBARDO/I. Vi sono diverse ipotesi sull'origine di questo cognome: potrebbe infatti derivare dai molti toponimi come ad esempio Alzano Lombardo (Bg) e San Vito dei Lombardi (Av), oppure dalla cognomizzazione del nome medioevale italo-germanico Lombardo che significa "uomo dalla lunga barba", ed infine dal soprannome indicante la provenienza regionale o etnica (dei Longobardi).

Il cognome Lombardo/i è presente in quasi tutta la penisola, ma è maggiormente diffuso in Sicilia. Due famiglie Lombardi nel 1848.

ROSTAGNO potrebbe derivare dal nome medievale Rostagnus, ma più probabilmente si rifa al francese Rostan o Rostaing. Non va esclusa una derivazione diretta dal nome germanico Hrodstain, da cui lo stesso nome francese è derivato, composto dai termini hrod ( gloria) e da stain (pietra), con il significato di “pietra della gloria”.

E’ tipico del Torinese e del Cuneese, a media diffusione; è presente in un centinaio di comuni. I ceppi principali (escluso il capoluogo, in cui la concentrazione è legata ai flussi migratori), si registrano a Forno Canavese, dov’è primo per frequenza anagrafica, Villar Perosa (terzo) e Moretta (sesto)

Non possiamo esimerci da citare con questo cognome lo storico della letteratura Augusto Rostagno (Cuneo 1892- Muzzano Biellese 1961), docente di filologia classica e di storia della letteratura latina all’Università di Torino, nonché Mauro Rostagno (Torino 1942- Lenzi, Tp, 1988) sociologo e giornalista, uno dei fondatori di Lotta Continua, ucciso dalla mafia.

Cinque Rostagno e un Rostagni nel censimento del 1848.

RIVOIRA, RIVOIRO, cognome toponomastico, da ripa, con il suffisso ratoira (trappola). E’ a diffusione medio-bassa, presente in una cinquantina di comuni, forse originario della Val Pellice.

La maggior concentrazione si registra a Luserna San Giovanni e a San Secondo di Pinerolo. Un ceppo nel Saluzzese e Verzuolese. Alcune presenze anche nelle Marche e in centro.

Una famiglia Rivoira nella Saluzzo del 1848.

Ringrazio i lettori che seguono con interesse questo viaggio nella storia dei cognomi e li sollecito a continuare a scriverci, per sottoporci sempre nuove ricerche.

Un particolare ringraziamento anche al giornalista e scrittore Piero Abrate che continua a darmi il suo appoggio di esperto di onomastica.

Alla prossima puntata!

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