Le preghiere del Cenacolo per la fondatrice Elvira

«Siamo con voi nella preghiera per Madre Elvira. Ha fatto tanto anche per noi, lasciandoci nel cuore ricordi e momenti speciali che ci accompagnano tutti i giorni».

Centinaia, migliaia di messaggi come questo sono giunti in questi giorni alla Comunità Cenacolo. Continua ad essere alta l’apprensione per le condizioni di salute di Madre Elvira, 86 anni, la fondatrice della Comunità Cenacolo, che da diversi anni lotta con la malattia. Le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate la scorsa settimana, proprio nei giorni della Festa della Vita, l’appuntamento ideato proprio da Madre Elvira trent’anni fa, che richiama in collina a Saluzzo ogni anno migliaia di partecipanti in arrivo dalle oltre 70 case della comunità aperte in Europa e nel mondo.

I responsabili della Comunità Cenacolo, oltre ad aver chiesto ai partecipanti di unirsi alla preghiera per Elvira, hanno cercato di rassicurare sulle sue condizioni: «È molto malata - dicono -, e in condizioni precarie, ma ha una grande energia e forza di volontà».

Da diversi anni lotta con una malattia degenerativa. Ha perso via via la mobilità, la memoria, l’uso della parola, l’autonomia. Ma mai il sorriso. Quando non ha più potuto farlo con le labbra, ha continuato a sorridere con gli occhi, attraverso quel suo sguardo magnetico, forte, profondo.

In questi giorni la sua situazione si è stabilizzata, ma resta comunque grave. Si trova nella casa di campagna di Bramafarina, sulla collina in val Bronda al confine tra i comuni di Saluzzo e Pagno, dove si è ritirata alcuni anni fa per poter essere assistita dalle suore e dai ragazzi della Comunità.

Chiusa la Festa della Vita, domenica scorsa i responsabili del Cenacolo hanno chiesto ai coordinatori delle tante case che fanno parte dell’organizzazione, e che hanno partecipato all’evento, di restare a Saluzzo. In questi giorni hanno portato il loro saluto a Madre Elvira che, pur nella difficoltà legata al suo stato di salute, ha ricambiato con il sorriso le loro visite.

Rita Agnese Petrozzi è nata a Sora, in provincia di Frosinone, il 21 gennaio 1937. Durante la seconda guerra mondiale, insieme alla sua povera famiglia, emigra ad Alessandria e a 19 anni entra in convento a Borgaro Torinese, tra le suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, dove diventa suor Elvira.

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