Villfalletto, la guerra dell’acqua con una chiusura inaspettata
Chiusura della “casetta”. Imposta dal sindaco
Con un’ordinanza il sindaco Pino Sarcinelli impone la rimozione della casetta dell’acqua della PierH2O. Si tratta di uno dei primi impianti installati in provincia di Cuneo, esperimento “pilota” che è stato poi replicato pressoché in ogni paese. La notifica della Polizia locale impone al gestore lo smontaggio delle apparecchiature entro il 9 aprile.
L’amministrazione comunale imputa al privato di aver “tracheggiato” per due anni di fronte ai tanti disagi sollevati dai cittadini e in seguito a diversi richiami giunti dal municipio. Oggetto del contendere, le chiavette, che non vengono distribuite perché - pare - andate fuori produzione.
«Sono mesi che promettono di distribuirle ai clienti - dice Sarcinelli - ma nessun passo concreto è stato fatto». Il sistema quindi accetta solo monete, ma ha mostrato diverse carenze, a cominciare dal pannello principale, sostituito solo dopo l’ordinanza, in seguito a mesi di solleciti. E - confida il sindaco – ancora non in funzione perché “mangia” la moneta senza erogare. Motivo per cui ha fatto affiggere un cartello di chiusura.
L’azienda dice di aver proposto al Comune di aggiornare i macchinari, in cambio del rinnovo della concessione di suolo pubblico (scaduta da due anni) e a una riduzione del canone. Accordo che il primo cittadino nega.
PierH2O vuole cercare un accordo in extremis e sciorina le cifre: «La casetta di Villafalletto ha erogato oltre 1,5 milioni di litri d'acqua, evitando la produzione e il trasporto di oltre 35 tonnellate di plastica, con un risparmio complessivo per la cittadinanza di oltre 170 mila euro nell'acquisto di acqua imbottigliata».
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