Anche un menu dantesco a Melle

Anche un menu dantesco a Melle
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“Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita”: questo il verso con cui inizia il primo canto dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. La famosa allegoria della selva oscura ben descrive lo stato in cui si trovano le tracce, relative alla presenza di richiami danteschi, nel nostro territorio.

Dante fu fondamentale per la prima definizione linguistica dell’habitat culturale in cui oggi viviamo. Nel De Vulgari Eloquentia, opera da lui composta tra il 1303 e il 1305, usò per la prima volta il termine “occitano”, individuando proprio nella lingua d’Oc l’idioma, parlato allora dal popolo che abitava le valli.

Agli inizi del XIX secolo, la scoperta di alcune pergamene, da parte di un farmacista verzuolese, Agostino Savio, ha riportato alla luce i legami tra Dante e il nostro territorio. Tali codici furono attribuiti al Sommo Poeta, fino a quando si è chiarito, con una recente analisi filologica, che quegli scritti erano in realtà opera di un autore dell’Italia nord orientale, del 1350 circa.

Segni della presenza di Dante si intravedono anche nella stessa denominazione delle vette delle nostre montagne: il nome del Sommo è infatti rimasto associato ad una delle cime più alte del gruppo del Monviso, Cima di Costarossa, ribattezzata Punta Dante nel 1903 dal professore e patriota Ubaldo Valbusa.

La celebrazione del settecentenario dalla morte del grande fiorentino diventa così un’ottima occasione per ripristinare i legami tra Dante, il Saluzzese e le sue valli, attraverso la manifestazione “Amor mi mosse – Dante in cammino tra Cuneo e le Alpi”.

Si trattata di un’iniziativa che vede in prima fila l’Unione della val Varaita, assieme a vari enti e associazioni. Tra gli eventi più interessanti il trekking di tre giorni (dall’11 al 13 giugno), con partenza da Melle e arrivo a Meira Paula; la gita sarà accompagnata da letture, tratte dalla Divina Commedia, che si terranno presso l’Officina Antagonisti, San Bernardo, Borgata Lantermino (vallone di Gilba), e al rifugio Meira Paula.

Venerdì 30 luglio, dalle 18, si terrà all’ala comunale di Melle una conferenza su: “Dante, il volgare e la musica nella Divina Commedia”, con letture della Vita Nova e della Divina Commedia in occitano condotte da Rosella Pellerino. Seguirà un menu dantesco all’Officina Antagonisti.

Infine, vi sarà la possibilità di una visita guidata a Chianale, uno dei borghi più belli d’Italia, dal tema “Inferno, Purgatorio, Paradiso: teologia, fede, arte, musica e poesia in alta Valle Varaita”. Si potranno visitare il Museo del Costume e la cappella di S. Antonio della suggestiva borgata ai piedi del Colle dell’Agnello. L’appuntamento è in calendario il 13 agosto.

La partecipazione è gratuita, prenotazioni da Segnavia-Porta di Valle a Brossasco. Per l’intero programma consultare il sito www.vallidelmonviso.it.

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