Gelate notturne sui frutteti in fiore Entrano in azione i sistemi antibrina

Gelate notturne sui frutteti in fiore Entrano in azione i sistemi antibrina
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L’andamento climatico anomalo anche quest’anno inizia a far sentire i suoi effetti sull’agricoltura cuneese andando ad appesantire una situazione già tutt’altro che semplice a causa dell’emergenza sanitaria in atto.

L’improvviso calo delle temperature di questi giorni, giunto dopo un periodo prolungato di valori miti e decisamente sopra la media, ha provocato i primi danni, in particolare, ai frutteti in fiore delle varietà più precoci.

Particolarmente soggetta al brusco cambiamento climatico l’area tra Saluzzo e Revello e tra Verzuolo e Lagnasco.

Al momento i danni paiono contenuti nelle aziende dotate di sistemi antigelo (entrati in azione vaporizzando acqua sui frutteti la notte tra mercoledì e giovedì scorso), mentre sono decisamente più marcati nelle imprese che ancora non dispongono di questi sistemi di difesa.

«È presto per capire quanto le recenti gelate, avvenute a macchia di leopardo - spiegano da Confagricoltura Cuneo -, andranno ad incidere sulle produzioni, ma temiamo comunque dei cali».

Le colture più colpite da questa ondata di freddo primaverile sono soprattutto albicocche, nettarine, susine e mele.

«Per effetto della stratificazione del freddo – spiegano i tecnici di Coldiretti Cuneo –, i danni sono soprattutto alle parti più basse delle piante e attualmente potrebbero essere stimati dal 20 al 30% con situazioni migliori là dove gli impianti antibrina sono entrati in funzione. Non appena sarà possibile monitorare più da vicino la situazione, i nostri tecnici potranno essere più precisi sulla quantificazione dei danni».

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