lapide a cervignasco

Ripristinata la lapide che ricorda l’eccidio

Nel febbraio del 1945 i nazifascisti uccisero 4 civili per rappresaglia

Ripristinata la lapide che ricorda l’eccidio
Pubblicato:

Un momento di memoria, raccoglimento e impegno civile si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 17 luglio a Cervignasco, dove è stata inaugurata la nuova lapide in ricordo dell’eccidio di quattro giovani civili fucilati dai nazisti il 15 febbraio 1945.

La cerimonia si è svolta presso lo spartitraffico all’incrocio tra la strada provinciale 220 (via Revalanca) e la provinciale 589, che collega Saluzzo a Staffarda e Cavour. Qui la Provincia di Cuneo, in accordo con le sezioni locali dell’Anpi, ha posato una nuova targa in pietra sovrastata da una croce in ferro, con incisi i nomi delle vittime: Giuseppe Beltramone, Giacomo Fossati, Angelo Gonella e Francesco Sanzone.

Il 15 febbraio 1945, a tre mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, le truppe tedesche attuarono una brutale rappresaglia a seguito di un’azione partigiana che aveva provocato la morte di alcuni soldati nella zona.

Quattro giovani furono catturati e fucilati a Cervignasco, scelti come ostaggi da giustiziare “per dare l’esempio”. Si trattava di civili, non combattenti. Nel dopoguerra, grazie all’impegno dell’Anpi e delle amministrazioni locali, il luogo dell’eccidio fu contrassegnato da una croce e una targa commemorativa. A distanza di 80 anni dai fatti, la nuova lapide vuole essere un simbolo permanente di memoria, affinché il sacrificio di quei quattro giovani non venga dimenticato e continui a testimoniare i valori fondanti della democrazia e della libertà.

Presenti all’iniziativa il sindaco di Saluzzo Franco Demaria, l’assessore Fiammetta Rosso, il presidente del Consiglio comunale Andrea Momberto e altri rappresentanti dell’amministrazione civica saluzzese. A fare gli onori di casa il presidente della Provincia Luca Robaldo, insieme a consiglieri locali, esponenti dell’Anpi, autorità militari e familiari delle vittime e il consigliere regionale Mauro Calderoni.

Nel corso della cerimonia sono stati letti alcuni brani sulla Resistenza e ricordata l’importanza del mantenere viva la memoria collettiva, soprattutto tra le giovani generazioni. Sul nuovo cippo commemorativo spicca l’iscrizione: “O fratelli, il vostro sacrificio inspiri nei cuori col ricordo di voi la devozione agli ideali di patria e di libertà.”

Questo e molto altro sulla Gazzetta in edicola e in digitale

Archivio notizie
Luglio 2025
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031