speciale mondo auto

L’auto elettrica frena: così sono cambiate le strategie

Svolta I principali gruppi stanno ripensando i tempi

L’auto elettrica frena: così sono cambiate le strategie
Pubblicato:

Nonostante le previsioni di qualche anno fa, nel 2025 l’era della mobilità elettrica non è ancora arrivata e la richiesta dei motori a combustione (per quanto più o meno elettrificati) non accenna a diminuire.

Quando il trend di elettrificazione era in forte crescita, molti costruttori si erano sbilanciati, fissando scadenze per un passaggio completo all’elettrico. Oggi, molti di quei costruttori stanno facendo marcia indietro, rivedendo le loro strategie per il futuro, almeno da qui al 2035, quando tuttora è fissata la fine dei motori a combustione per le nuove auto (ma la ridiscussione della questione in sede europea è attesa a breve).

Vediamo una panoramica delle strategie dei vari gruppi automobilistici per i prossimi anni.

MERCEDES. Dal 2025 la Mercedes intendeva progettare per l’elettrico tutte le nuove architettura, ma considerati i rallentamenti la casa di Stoccarda punta ora a continuare a sviluppare la tecnologia parallelamente ai motori tradizionali. Stando a quanto dichiarato dal ceo Ola Källenius, buona parte di un investimento di 14 miliardi di euro andrà proprio nello sviluppo dei motori a combustione, per fare in modo che la tecnologia rimanga attuale anche negli anni ‘30. Allo stesso tempo, la Mercedes intende lanciare nuove auto elettriche che possano essere attraenti per i clienti, a partire dalla prossima Cla che sarà svelata presto.

FORD. La Ford aveva programmato di diventare completamente elettrica dal 2030, ma l’ovale blu continuerà a produrre auto a combustione anche dopo quel termine. Nel 2023 la divisione dell’azienda che si occupa dei veicoli elettrici ha perso 1,3 miliardi di dollari. Nel 2024 ha aumentato gli investimenti riguardanti le EV più piccole, mentre ha cancellato i piani per una suv elettrica di grandi dimensioni con 3 file di sedili.

HONDA. Rimasta finora piuttosto in disparte sul fronte dell’elettrico, con la citycar “e” e la suv e: Ny1, entrambe poco diffuse, la Honda vuole lanciare 30 nuove auto elettriche entro il 2030. L’uscita dalla produzione di motori a combustione interna per la casa giapponese è fissata entro il 2040.

HYUNDAI. La Hyundai abolirà tutti i veicoli a combustione in tutti i principali mercati mondiali entro il 2040, mentre in Europa il termina fissato è quello del 2035, a prescindere dagli sviluppi normativi a riguardo. Nel 2030, la casa prevede di avere un totale di 31 modelli elettrici, tra Hyundai, Ioniq e Genesis. Sono in corso ricerche anche in ambito di celle a combustibile alimentate a idrogeno, campo in cui la Hyundai è già presente in Europa con la Nexo e il camion Xcient Fuel Cell.

KIA. Anche la Kia punta molto sull’elettrico, promettendo 15 modelli a batteria sul mercato entro il 2030. Da qui ad allora, l’azienda spera di arrivare a superare il milione di consegne annuali di veicoli elettrici, vale a dire circa un quarto delle vendite totali. Entro il 2030, le auto elettrificate (elettriche ma anche ibride e plug-in) dovrebbero rappresentare il 58% dei veicoli venduti, pari a circa 2,58 milioni di unità.

NISSAN. La Nissan Leaf è stata la prima auto elettrica a proporsi come alternativa credibile per molti automobilisti. Insieme ai partner Mitsubishi e Renault, la casa giapponese ha elaborato un piano per i veicoli puramente elettrici e la mobilità connessa entro il 2030, tuttavia i buoni numeri della Qashqai e-Power hanno spinto i giapponesi a dotare anche altri veicoli di un range extender. La Nissan investirà 23 miliardi nella sua offensiva elettrica entro il 2026 e entro il 2030 verranno lanciati 35 nuovi modelli elettrici, quasi tutti basati su 5 piattaforme EV comuni per la maggior parte dei mercati.

RENAULT. Entro il biennio 2027/28, la Renault vuole ridurre ulteriormente i prezzi delle auto elettriche, per portalo al livello di quelle a combustione interna. Dopo la Renault 5 e 4, entro il 2031 l’offerta di veicoli elettrici sarà ampliata a 7, tra cui la Mégane E-Tech, la Scenic E-Tech e la Kangoo. In arrivo anche la nuova Twingo, con un prezzo di listino intorno ai 20 mila euro. Se la quota di vetture Renault elettrificate dovrebbe arrivare al 65% nel 2025, entro il 2030 la percentuale dovrebbe arrivare al 90%. L’azienda punta inoltre a raggiungere la neutralità climatica entro il 2040 in Europa ed entro il 2050 nel mondo.

Dacia, la casa romena di Renault, equipaggerà le sue vetture con motori a combustione il più a lungo possibile, bilanciando la strategia elettrica della casa madre. La Dacia prevede di abbandonare l’uso dei combustibili fossili come carburante solo nel 2035.

STELLANTIS. Per l’Alfa Romeo il piano è di lanciare solo elettriche a partire dal 2027 è stato rimandato, tanto che la prossima Stelvio - prevista inizialmente solo a corrente - dovrebbe avere anche una versione elettrica con range extender (e quindi anche la Giulia che dovrebbe arrivare nel 2026), che si aggiungerà all’elettrica già annunciata.

La Citroën punta forte sulla mobilità elettrica e potrebbe abbandonare i motori a combustione entro il 2028. Intanto punta sulle famiglie, offrendo diverse versioni a batteria dei suoi modelli. Fondamentale per la strategia di elettrificazione è la ë-C3, citycar elettrica low cost che in Italia viene venduta a partire da 23.900 euro.

Sono quattro i modelli elettrici della Fiat attualmente in produzione: la 500e, la 600e, la Grande Panda e la Topolino. L’obiettivo di diventare completamente elettrici è stato prorogato, come dimostrano gli investimenti per modificare la piattaforma per la nuova Fiat 500 Ibrida, basata su un’architettura rivista proveniente dal modello elettrico.

TOYOTA. La Toyota ha fin dall’inizio puntato più sull’ibrido che sull’elettrico. Sulla scia del rallentamento della richiesta di auto elettriche, la casa giapponese ha rallentato la produzione di questo genere di vetture tagliandola del 30% rispetto a quanto previsto inizialmente. Alla fine di maggio 2024, Toyota ha presentato due nuovi prototipi di motori a combustione a quattro cilindri da 1,5 e 2,5 litri, in grado di bruciare biocarburanti, e-fuel, idrogeno e benzina. Sono compatti e progettati per la trazione ibrida. La Toyota è anche convinta che l’idrogeno sostituirà il diesel nei veicoli commerciali.

VOLKSWAGEN. La Volkswagen puntava a diventare un marchio solo elettrico entro il 2033, ma le cose sono cambiate. Pur essendo convinta che i veicoli elettrici rappresentino il futuro dell’automobile, la casa tedesca continuerà a produrre auto con motore a combustione finché ci sarà richiesta. Nel frattempo il costruttore lavora per offrire nuovi modelli elettrici a prezzi competitivi, con la citycar elettrica erede della Up! che dovrebbe avere un listino di circa 20 mila euro.

L’Audi, ha deciso di rallentare la sua ambiziosa strategia destinata ai veicoli a corrente, che prevedeva il lancio di 10 nuovi modelli entro il 2026. I vertici dell’Audi non escludono che i veicoli elettrici facciano parte della strategia a lungo termine del marchio, ma assicurano che ci sarà flessibilità nelle tempistiche.

Questo e molto altro sulla Gazzetta in edicola e in digitale

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Archivio notizie
Aprile 2025
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
282930