Gli studenti imparano e cucinano a casa

Gli studenti imparano e cucinano a casa
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L’Istituto alberghiero “Giolitti Bellisario Paire” di Barge ha provveduto alla consegna di sei personal computer per i ragazzi diversamente abili. Nella mattinata del 6 aprile sono stati consegnati altri sei computer agli studenti, tre dei quali sono stati devoluti dalla Croce Rossa di Barge.

«Le prime settimane si sono presentate un po’ difficili - racconta il direttore dell’istituto alberghiero di Barge, Andrea Unia - per tutte le istituzioni poiché non eravamo pronti ad affrontare la didattica in queste modalità, ma grazie al doveroso impegno dei docenti e degli studenti siamo riusciti ad ottenere dei buoni risultati. Abbiamo provveduto a creare delle aule virtuali entro le quali i nostri ragazzi possono interagire con i loro docenti, e attraverso piattaforme quali Skype, Google Hangouts, Microsoft Teams riusciamo a effettuare delle video-conferenze fra studenti e docenti».

«Il nostro compito - prosegue - è quello di non lasciare indietro nessuno, infatti il 99% dei ragazzi riesce a partecipare alle lezioni senza problemi. Alcuni alunni, che non posseggono un computer, seguono le videolezioni attraverso lo smartphone.

Gli studenti dell’indirizzo “Cucina” ci inoltrano slides, fotografie e filmati dei loro progressi nel preparare i piatti. La questione è diversa per quanto riguarda gli alunni dei corsi “Sala” e “Ricevimento” in quanto a casa non è possibile simulare la circostanza che si attua in laboratorio e pertanto rafforzano e approfondiscono i vari concetti teorici».

L’IDEA DEGLI STUDENTI

CHE RESTANO A CASA

“Cucinare con quello che si ha nel frigorifero” è la brillante iniziativa partita da alcuni ragazzi della sede di Mondovì, diffusasi subito anche nella sede di Barge.

«I ragazzi - spiega la preside Donatella Garello - producono i loro piatti per poi condividerli, attraverso fotografie e video, sulla pagina Facebook dell’istituto e sul profilo Instagram, gestito direttamente dai nostri studenti».

«Speriamo finisca presto questo tragico momento - auspica Andrea Unia -, anche se le notizie pervenuteci non sono molto confortanti in quanto, probabilmente, finiremo l’anno scolastico con la didattica a distanza. Non ci resta che attendere ulteriori chiarimenti dal ministero in merito agli esami di Stato e ai metodi che dovremo adottare per svolgere gli scrutini finali».

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