Kung Fu Panda a Cervignasco. A Villa Belvedere la storia di Ughetto
Due appuntamenti per il cinema estivo

Prosegue con successo l’edizione estiva della rassegna “Cinema all’aperto” promossa dalla Fondazione Bertoni, che sta animando le serate in città e nelle frazioni con proiezioni gratuite sotto le stelle. Un’occasione per vivere il cinema in modo conviviale, immersi nel paesaggio urbano e naturale del territorio, tra parchi, cortili storici e frazioni, con un’attenzione particolare alle famiglie e alla qualità delle proposte.
Il prossimo appuntamento è in programma mercoledì 16 luglio, nel campo sportivo della frazione Cervignasco, nell’ambito dei festeggiamenti patronali in onore di Santa Margherita. La serata inizia alle 19,30 con la possibilità di un picnic libero, portando da casa coperte e cena al sacco. Alle 21,30 sarà proiettato “Kung Fu Panda 4”, nuovo capitolo della popolare saga d’animazione targata DreamWorks. L’ingresso è libero.
La rassegna proseguirà mercoledì 23 luglio con un appuntamento particolarmente suggestivo: la proiezione del film di animazione “Manodopera” (Interdit aux chiens et aux Italiens) di Alain Ughetto, che andrà in scena nel Parco di Villa Radicati Belvedere, sulla collina di Saluzzo. Una collaborazione speciale con il progetto CineCamper, che si occupa di portare il cinema nei luoghi meno convenzionali, per avvicinarlo alle comunità.
Ambientato ai primi del Novecento in un piccolo villaggio chiamato Ughettera, ai piedi del Monviso, il film racconta le difficoltà quotidiane affrontate dalla famiglia Ughetto. La povertà crescente e le guerre spinsero Luigi Ughetto, insieme alla moglie Cesira e ai loro figli, a emigrare in Francia in cerca di una vita migliore.
Il titolo originale “Interdit aux chiens et aux Italiens” rimanda a un cartello di discriminazione esposto contro gli emigranti italiani, ancora oggi simbolo dell’ostilità vissuta all’epoca.
La narrazione avviene tramite una tecnica d’animazione in stop-motion, utilizzando pupazzi di plastilina e scenografie dettagliate, costruiti e fotografati fotogramma per fotogramma. Le mani dei personaggi diventano protagoniste simboliche del racconto, rappresentando fatica, memoria e continuità generazionale. Il regista stesso si fa presente fuori campo, spesso raffigurato tramite una “mano narrante” che interagisce con i personaggi e le ambientazioni del film.
Nel corso della storia, la famiglia attraversa prove e sacrifici: le traversate alpine in inverno, la vita da contadini e poi operai nei cantieri del tunnel del Sempione, le difficoltà sociali e la discriminazione in terra straniera. I figli, nati o cresciuti in Francia, riusciranno infine ad ottenere la cittadinanza, pur mantenendo viva la memoria delle proprie origini italiane.
Il film ha debuttato al Festival di Annecy 2022, dove ha vinto il Prix du jury per il miglior lungometraggio animato e il Prix Fondation Gan, e si è aggiudicato il European Film Award come miglior film d’animazione del 2022.
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